I FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei: cosa sono e come si distinguono SIF Magazine

La durata, la dose e l’emivita del farmaco antiifiammatorio sembra correlato al rischio di induzione dell’evento avverso renale. Pertanto la terapia per i soggetti a rischio, laddove necessaria e non sostituibile, deve essere effettuata per la minore durata possibile. La ciclofosfamide è un altro farmaco immunosoppressore che riduce l’infiammazione e deprime il sistema immunitario. Agisce interferendo con la moltiplicazione delle cellule ed è perciò particolarmente attivo sulle cellule che si riproducono più spesso, come le cellule del sangue. La ciclofosfamide viene utilizzata nelle forme più gravi di alcune malattie reumatologiche, ad esempio nel Lupus Eritematoso Sistemico quando c’è un importante coinvolgimento del rene.

La terapia va continuata per lungo tempo e la sospensione deve essere graduale per limitare le ricadute della malattia. Gli effetti collaterali di tale farmaco sono piuttosto rari perché la dose di Methotrexate che si utilizza è piuttosto bassa. Tra gli effetti collaterali più frequenti vi sono la nausea, il vomito e i dolori addominali, tali disturbi generalmente si risolvono nel giro di ore.

  • Un lavoro coordinato tra fisioterapista e medico curante potrebbe identificare le cause della persistenza di un dolore muscoloscheletrico persistente attraverso l’identificazione di una potenziale patogenesi iatrogena.
  • La percentuale di pazienti CKD esposta ai FANS si riduce drasticamente in caso di eGFR marcatamente ridotto o, ancora di più, in caso di “referral” del paziente al follow-up dello specialista nefrologo.
  • I retinoidi (acitretina e isotretinoina) sono una famiglia di farmaci utilizzati per la cura delle dermatosi croniche severe, derivati della vitamina A.
  • Questa nuova osservazione pone le basi per un impiego nuovo e più mirato delle terapie con i FANS nel trattamento delle patologie in cui sono implicati il processo infiammatorio e lo stress ossidativo, come la malattia di Alzheimer ed alcuni tumori.
  • Lo studio è destinato a cambiare la pratica clinica corrente della terapia di tale vasculite ed è raccomandato dalle ultime linee guida della Società Europea di Reumatologia (EULAR), di cui il prof. Salvarani è stato uno degli autori.
  • Se dovete assumere gli steroidi a casa vi sarà consegnata un’apposita scheda, che dovrete portare sempre con voi in modo che, in caso di emergenza, il medico sappia che assumete farmaci steroidei.

Le più importanti sono la barriera emato-encefalica, che impedisce la penetrazione dei farmaci nel sistema nervoso centrale (SNC), e la barriera emoplacentare, che protegge il feto nell’utero della donna incinta. Le barriere tissutali non sono naturalmente del tutto impermeabili a tutti i farmaci (altrimenti non avremmo avuto i farmaci che incidono sul sistema nervoso centrale), ma alterano significativamente la distribuzione di molte sostanze chimiche. Questo articolo non vuole in alcun modo incitare all’uso improprio e illegale di farmaci, tantomeno a scopo dopante, in quanto il loro utilizzo senza supervisione e prescrizione medica specialistica è reato. L’obiettivo è quello di rendere più consapevole l’utente su cosa siano realmente gli steroidi e sugli effetti che hanno sul nostro corpo.

Tali evidenze suggeriscono il mantenimento di un adeguato controllo dei valori pressori in soggetti ipertesi con importanti comorbidità cardiovascolari in corso di trattamento con FANS, eventualmente associando consigli per una riduzione dell’apporto di sale con la dieta o trattamento diuretico appropriato. Indipendentemente dalla selettività di inibizione di COX, l’uso di FANS è stato associato all’insorgenza di iperkaliemia, sebbene alcuni autori riportino un maggior rischio per Rofecoxib, Celecoxib, Diclofenac ed Indometacina. Entrambe le forme sono reversibili, anche rapidamente, dopo sospensione dei FANS, sebbene casi di recidiva di sindrome nefrosica possano insorgere per nuova esposizione.

Steroidi tra necessità e tossicità

Tuttavia, indipendentemente dall’indicazione terapeutica, quasi tutti i farmaci analgesici rientrano nella famiglia dei FANS. Relativamente alla sicurezza di impiego degli steroidi inalatori, qualche problema può sorgere utilizzando per lunghi periodi alti dosaggi superiori a 400–500 μg al giorno. Le linee guida hanno la funzione di fornire delle indicazioni, spesso irrinunciabili, nonostante possa poi risultare necessario rimodulare queste stesse indicazioni sulle singole e specifiche situazioni cliniche.

  • Nurofen e Moment, la cui molecola è l’ibuprofene, appartengono alla famiglia dei FANS – farmaci antinfiammatori non steroidei, in particolare gli acidi arilpropionici….
  • Telefonate di genitori preoccupati per i figli che in palestra acquistavano e assumevano sostanze e medicinali di dubbia provenienza e, soprattutto, senza un controllo medico.
  • Il loro uso in medicina è limitato e non devono essere confusi con i corticosteroidi, una diversa tipologia di farmaci steroidei comunemente prescritti in alcune malattie.
  • Inoltre non esiste una dose letale di steroidi, ovvero il sovraddosaggio non ha effetti dannosi nell’immediato.

In secondo luogo possono determinare l’insorgenza di lesioni cutanee, lo sviluppo di debolezza muscolare oltre a cambiamenti di umore. Quando prescritti ad alte dosi, gli agenti antimalarici, possono indurre miopatia e neuromiopatie fino a quasi il 6% della popolazione che ne fa uso. Tale complicanza è generalmente osservata dopo sei mesi dall’inizio della terapia farmacologica (28). Anch’essa si manifesta come una miopatia asintomatica ma che degenera nel corso del tempo con un’ingravescente debolezza dei muscoli prossimali di gambe e braccia. Data la componente degenerativa neurologica del disturbo sebbene il miglioramento è visibile dopo 3-6 mesi dall’interruzione della terapia, il recupero potrebbe essere incompleto (70).

Come agiscono e quando si usano i cortisonici

La sindrome nefrosica associata al pattern istologico della MN, una forma paradigmatica di danno della membrana basale glomerulare da immunocomplessi, è l’altra condizione riscontrabile con biopsia renale [36]. La presenza di depositi elettrondensi subepiteliali lungo le anse capillari del glomerulo e la completa fusione dei processi pedicillari dei podociti sono le caratteristiche salienti di questa forma. Diversamente dalla MCD, i quadri causati da MN molto meno frequentemente presentano segni di marcata infiltrazione flogistica linfo-monocitaria interstiziale. Tale differenza istologica spiega il perché i pazienti con https://www.unimediosagencia.com/dove-acquistare-turinabol-le-ultime-notizie-sul/ MCD indotta da FANS presentino AKI anche severa associata a sindrome nefrosica, laddove i pazienti con MN presentino solo sindrome nefrosica con funzione renale conservata. L’ecografia renale evidenzia la presenza di incremento dell’ecogenicità della corticale che appare uguale o superiore a quella del fegato. In assenza di rapido miglioramento della funzione renale dopo sospensione del FANS incriminato o di altri indizi clinico-laboratoristici, però, il ventaglio diagnostico differenziale potrebbe risultare ancora piuttosto ampio tanto da rendere utile o, in alcuni casi, indispensabile, l’accertamento bioptico [29].

La presenza di diabete, ipertensione o patologia ulcerosa può comportare particolari cautele nell’utilizzo di cortisone. Gli studi clinici e l’utilizzo dei FANS selettivi nella pratica clinica hanno mostrato che questi farmaci possono avere effetti negativi sul sistema cardiovascolare. In particolare, sono stati associati con un rischio più elevato di sviluppare ictus e infarto acuto del miocardio a causa dello squilibrio che si viene a creare tra le prostacicline (la cui produzione è stimolata dalla COX-2) e i trombossani (la cui produzione è stimolata dalla COX-1). Le prostacicline hanno un’azione vasodilatatoria mentre i trombossani sono vasocostrittori e promuovono la formazione di trombi, evento particolarmente problematico nei pazienti affetti da aterosclerosi. Infatti, il processo aterosclerotico causa un aumento della produzione di trombossano e il ruolo della COX-2 diventa molto importante con la produzione di prostaciclina che previene la formazione di trombi nei vasi sanguigni.

Farmaci tradizionali e farmaci biologici: due mondi a confronto

L’aumento di PGE2 che ne deriva provoca la dilatazione del tratto discendente dei vasa recta aumentano il flusso ematico nella midollare profonda inducendo così incremento della pressione e dell’ipotonicità midollare e, di conseguenza potenziamento dell’escrezione di sodio. Il tipico, ma ormai storico, profilo del candidato alla insorgenza della rara necrosi della papilla renale indotta dai FANS è una donna di mezza età con storia di abuso di analgesici da banco (OTC) per emicrania. L’utilizzo di FANS da parte di soggetti in queste condizioni specifiche determina la perdita della funzione protettiva vasodilatatrice locale delle PG sulla preponderante azione vasocostrittrice sistemica con declino rapido della pressione di filtrazione glomerulare. I primi studi in vivo sulle isoforme di COX avevano suggerito che la sintesi di COX-2 fosse indotta nelle cellule, vasi e animali, da uno stimolo infiammatorio, laddove COX-1 risultasse costitutivamente espressa nei tessuti agendo come enzima protettivo e regolatorio [10]. Nel corso dell’ultimo decennio del secolo scorso sono state scoperte due isoforme dell’enzima COX (COX-1 e COX-2), strutturalmente differenti nel sito di attività, ma non per lo step enzimatico di ossidazione di AA in PGG2 che, attraverso la sequela di perossidazioni, genera la famiglia dei prostanoidi. A queste due principali isoforme si è aggiunta recentemente la scoperta di una terza (COX-3) con funzione ancora non completamente nota [9].

Gli steroidi inalatori nel bambino con broncospasmo ricorrente e asma

In caso di insufficienza surrenalica si utilizzano basse dosi di glucocorticoidi come terapia sostitutiva (cioè per sopperire alla mancata produzione endogena). A dosaggi maggiori i glucocorticoidi vengono utilizzati per controllare i processi infiammatori (di origine traumatica, malattie infiammatorie intestinali, allergie ed asma). Inoltre, per via della loro capacità di inibire l’attività del sistema immunitario, questi farmaci vengono utilizzati anche nel controllo di malattie autoimmunitarie (fenomeni artritici e reumatici, lupus, sclerosi multipla) e nella prevenzione del rigetto di trapianti. La necrosi della papilla renale con nefrite interstiziale è una ben nota e storica complicazione dell’uso cronico (o abuso) di fenacetina ormai pressoché scomparsa e non più disponibile per uso clinico.

Bambini e malanni stagionali: ci sono farmaci in grado di prevenirli?

Come precedentemente affermato, i bifosfonati, i granulociti, la ciclosporina e il tacrolimus possono essere la causa di dolore osseo ma anche altri farmaci possono indurre altri disturbi ossei specifici. Una vasta gamma di farmaci presenta un link diretto tra somministrazione e sviluppo dei disordini muscoloscheletrici e reumatologici mentre altri risultano essere casi isolati (4). Questa sconvolgente premessa mette in luce quanto la conoscenza di potenziali link tra disordini muscoloscheletrici e uso di farmaci sia cruciale nella pratica clinica del fisioterapista. In genere l’incremento pressorio (soprattutto sistolico) risulta modesto ed in media di pochi mmHg (3-6), ma questo dato espressione della media di gruppo potrebbe sottostimare effetti clinicamente significativi nel singolo paziente.

Questa classe di farmaci è tra le più utilizzate al mondo e deve il proprio nome alla distinzione che si fa sulla base della struttura chimica tra gli antinfiammatori che derivano dal cortisone (detti anche cortisonici o steroidei) e quelli, appunto, che hanno una struttura non-steroidea. Esistono diversi principi attivi che rientrano nella categoria dei FANS, tutti quanti sono accomunati dallo stesso meccanismo di azione. Tuttavia, ci sono una serie di effetti collaterali sotto forma di reazioni negative del corpo umano all’abuso di steroidi anabolizzanti che possono portare a condizioni croniche potenzialmente pericolose. Stimolano la sintesi di creatina fosfato e ATP (acido adenosina trifosforico), i principali fornitori di energia per le cellule muscolari funzionanti, partecipano direttamente al funzionamento delle proteine delle cellule muscolari contrattili, fonti di movimento, velocità e forza. Il glicogeno e i lipidi (grassi), che svolgono anche funzioni energetiche, sono attivamente influenzati dagli steroidi anabolizzanti.